La storia della Medaglia della Madonna Miracolosa parte dal cuore di Parigi nella prima metà del 1800 e da allora è in continuo divenire, coinvolgendo miliardi di persone in tutto il mondo e attirando il culto anche di personalità di spicco sia laiche che religiose.
In questo articolo:
Le origini di Caterina Labouré
Le apparizioni di Maria
La coniazione della medaglia
La devozione in Francia e negli altri paesi
Le Origini di Caterina Labouré
Nel 1806 nasce Zoe Labouré (che dopo i voti viene rinominata come Caterina) a Fain-lès-Moutiers, un piccolo paese a circa 300 km a sud di Parigi.
Alla prematura morte della mamma Caterina si rivolge a Maria e le dice “Sarai tu la mia mamma adesso” e da allora la sua devozione alla Madonna cresce fino a quando, ribellandosi alle direttive del padre che la voleva posa, decide di prendere i voti e si trasferisce prima a Chatillon-sur-Seine come postulante tra le Figlie della Carità e poi come novizia a Parigi, nella casa madre di Rue du Bac, 140.
Le apparizioni di Maria
Tutto inizia nella notte tra il 18 e il 19 Luglio 1830, quando Caterina si sveglia nella notte e vede, ai piedi del letto, un angelo che la invita a seguirlo dicendole: “La Santa Vergine ti attende”.
Caterina si veste e segue il bambino che la conduce alla cappella e le dice “Ecco la Santa Vergine”. Caterina sente un fruscio ed in seguito riferirà di aver visto Maria seduta in una poltrona e di aver a lungo parlato con lei, inginocchiata, con le mani giunte sulle ginocchia della Madonna.
“Ecco, è stato un momento, il più dolce della mia vita. Sarebbe impossibile per me dire quello che sentivo. La Vergine mi ha detto come comportarmi con il mio confessore e molte altre cose.”
Caterina riceve l’annuncio di una missione difficile e la richiesta di fondare una Confraternita delle figlie di Maria. La Beata Vergine indica il tabernacolo e dice: “Vieni ai piedi di questo altare. Lì, le grazie saranno diffuse su tutte le persone che le chiederanno con fiducia e fervore.”
Qualche mese dopo, il 27 Novembre, si manifesta la seconda apparizione, sempre nella cappella durante l’ora della preghiera, verso le 17.30.
Caterina in questa occasione vede davanti ai suoi occhi due tavole, come due dipinti che si dissolvono l’uno nell’altro e che rappresentano le due facce della medaglia.
Nella visione Maria le rivolge le seguenti parole:
“Questa sfera rappresenta il mondo intero, la Francia e ogni persona in particolare. Questi raggi sono il simbolo delle grazie che diffondo sulle persone che me lo chiedono.”
Poi un ovale si forma intorno all’apparizione e Caterina vede questa invocazione in lettere d’oro che inizia a prendere forma: “O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”.
Maria aggiunge: “Fai coniare una medaglia su questo modello. Le persone che la indosseranno con fiducia riceveranno grandi grazie”.
La terza e ultima visione risale a dicembre 1830, quando Caterina sente un fruscio dietro l’altare e vede la Madonna che le dice: “Non mi vedrai più”.
La coniazione della medaglia
Pochi mesi dopo le apparizioni, suor Caterina fu trasferita nell’ospizio di Enghein, sempre a Parigi, per occuparsi degli anziani.
Padre Aladel, confessore di Suor Caterina, è l’unico a sapere delle apparizioni e inizialmente si oppone alla coniazione e raccomanda alla giovane suora di non farne parola con nessuno.
Fino a quando, nel 1832, esplode a Parigi una violenta epidemia di colera che miete oltre 20.000 vittime e finalmente, con l’approvazione dell’Arcivescovo di Parigi.
Le Figlie della Carità iniziarono a distribuire le prime 2.000 medaglie nel giugno del 1832. Le guarigioni si moltiplicano, come le protezioni e le conversioni. I parigini iniziano a chiamarla “medaglia miracolosa” e nel 1839 la diffusione si allarga a più di dieci milioni di copie.
La devozione in Francia e negli altri paesi
La devozione alla medaglia esplode fin dalla diffusione del primo conio nel 1832.
Già nel 1858, quando Suor Caterina è ancora in vita, un’altra giovane ragazza a Lourdes, devota della medaglia miracolosa, ha altre apparizioni che segnano la storia della chiesa: è Bernadette Soubirous che porta al collo un esemplare spurio della medaglia, con Santa Teresa d’Avila raffigurata sul retro.
Successivamente altri grandi personaggi religiosi furono devoti alla Madonna apparsa a Caterina in tutto il mondo. Primo fra tutti San Massimiliano Kolbe, missionario morto nel campo di concentramento di Auschwitz nel 1941.
Così egli stesso parlava della Medaglia Miracolosa:
“Distribuire la Medaglia Miracolosa, ovunque è possibile, anche ai fanciulli, affinché la portino sempre al collo, agli anziani e soprattutto ai giovani, affinché sotto la sua protezione abbiano le forze sufficienti per respingere le innumerevoli tentazioni e insidie che incombono su di loro in questi nostri tempi.”
E ancora oggi la Medaglia Miracolosa è uno dei simboli più indossati e regalati al mondo in ogni occasione per attirare la Grazia di Dio, grazie all’intercessione di Maria.